Steps21 è un collettivo composto ora da cinque fotografi italiani che, uniti dalla comune passione per la Street Photography, intendono restituire sotto forma di linguaggi e stili diversi le loro personali interpretazioni degli aspetti straordinari della quotidiana ordinarietà.

Nato nel 2021 dalla condivisione di esperienze e visioni, il collettivo Steps21 è composto da cinque autori; Nazzareno Berton, Pino Grassi, Massimo Bolognini, Fabrizio Giusti e Pietro Martini, dirige l’attenzione alla ricerca individuale in ambito quotidiano, focalizzando la raccolta autoriale agli attimi, alle situazioni, alle connessioni ed ai collegamenti istantanei e irripetibili, per fissarli poi in Fotografia. La necessità di documentare in maniera realistica la società e i cambiamenti che sta affrontando, spinge pertanto gli autori a dare voce all’originalità della vita e, senza pregiudicare la freschezza e la spontaneità del “qui ed ora”, a comporre un mosaico della contemporaneità con il quale generare poi delle riflessioni.
Cinque autori e un solo scopo: ritagliare dal quotidiano vivere l’unicità di un istante, per congelarne tutta la bellezza in uno scatto. Seguendo ciascuno, a proprio modo, ben definite logiche stilistiche ed univoche tracce narrative, i membri del collettivo invitano il visitatore a dirigere lo sguardo verso il consueto ed a cogliere l’originalità che ci si svela da dietro le quinte dell’imprevedibilità.

Molte le esposizioni in varie gallerie e sale, come altrettante serate ospiti nei circoli fotografici. L’esordio subito in uno spazio importante al festival
biennale di Bassano Fotografia con la mostra dal titolo “Lo straordinario quotidiano”.

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Esposizione mostra FUORI CAMPO ad ESTE PD 

In basso da sinistra: Massimo Bolognini, Pietro Martini, Fabrizio Giusti, la curatrice Eleonora De Martin, Pino Grassi e Nazzareno Berton.

Esposizione e inaugurazione FUORI CAMPO a Bassano del Grappa VI

 

Prima esposizione di STEPS21 a Bassano del Grappa VI. Torre delle grazie durante Bassano Fotografia 2021. Mostra dal titolo Straordinario quotidiano

 

Sei autori e un solo scopo: ritagliare dal quotidiano vivere l’unicità di un istante, per congelarne tutta la bellezza in uno scatto. Seguendo ciascuno, a proprio modo, ben definite logiche stilistiche e univoche tracce narrative, i membri del collettivo invitano il visitatore di questa mostra a dirigere lo sguardo verso il consueto ed a cogliere l’originalità che si ci svela da dietro le quinte dell’imprevedibilità.

Nelle quarantotto cornici che compongono la rassegna, dipinte dagli autori senza alcuna forzatura deambulando qua e là per la città, in simbiosi con la vita che vi pulsa, i riflettori si accendono sulla spontaneità delle situazioni, sulla naturalezza dei soggetti, fermando a mezz’aria la polvere del tempo. Gesti comuni, visi, edifici, stazioni, piazze, strade, sono intrappolati nel perimetro delle fotografie esposte in una stasi che esula il convenzionale. Frammenti della realtà, colti con discrezione attraverso l’obiettivo, si traducono in istantanee del qui ed ora intense e cariche di pathos, che documentando la società e le sue sfumature riescono nel non facile compito di far emergere lo straordinario nell’ordinario.

Sposando il concetto di fotografia di strada ed abbracciando la filosofia artistica correlata al racconto della vita umana, tessendo nella trama non solamente attimi irripetibili ma anche emozioni, gli autori vestono la scena prima che questa scompaia per sempre con un atteggiamento empatico verso l’irripetibilità. Una sfida non facile ma di certo avvincente declinazione dell’atto fotografico, la loro, scritta con l’inchiostro dell’osservazione, della pazienza, e con tutta la trasparenza che il quotidiano esige. Un viaggio alla scoperta del mondo, in cui nessun canone, stilema, motivazione o progettualità viene dichiaratamente espresso: ogni tessera di questo variegato mosaico è formidabile, perché unica. Diverse tra loro infine anche le cifre stilistiche utilizzate dagli autori, che da un lato, grazie all’acromatismo, consentono di accarezzare le sfumature dell’umana commedia, e dall’altro, con l’uso del colore, di attrarre l’attenzione all’affresco di chiaroscuri che caratterizzano la nostra società, veicolando messaggi, visioni ed interpretazioni di una realtà in continuo mutamento.